Descrizione:

Il Museo d’Arte Moderna Pagani è una raccolta di opere d’arte ospitate in un parco di circa 40.000 mq.
La nascita di questo luogo d’incanto si deve a Enzo Pagani (1920-1993), artista e gallerista, che lavorò a quest’impresa culturale dal 1957 e fino alla sua scomparsa.
In un calibrato rapporto con la natura egli volle collocare centinaia di opere d’arte - sculture e mosaici - di artisti stranieri e italiani con cui ebbe rapporti e contatti.
Passeggiando per il parco si incontrano lavori di Jean Arp, Alexander Archipenko, Ferdinand e Nadia Leger, Sonia Delaunay, Janos Stryk, Hans Richter, Albert Gleizes, André Bloc, Auguste Herbin, Louis Latapie, Jan Koblasa, Man Ray, Mauro Reggiani, Walter Fusi, Silvano Bozzolini, Gino Gregori, Gio Pomodoro, Ettore Falchi, Amilcare Rambelli, Luigi Veronesi, Nino Cassani, Franco Asco, Umberto Milani e molti altri ancora.
A delineare il progetto del parco-museo fu l’ing. Carlo Paccagnini che disegnò gli spazi scegliendo l’esagono come modulo base così da assicurare fluidità a ogni possibile espansione e massima libertà nelle collocazioni delle opere. Pensando al Museo d’Arte Moderna Pagani, tanti anni fa lo scrittore Sandro Bajini ebbe a scrivere rivolgendosi all’ipotetico visitatore “ora rimani lì conturbato, vorresti tornare indietro a verificare se è proprio vero, che quanto hai visto non sia stato il dispetto di un coboldo o una visione di fata morgana”. La visita si concentrerà prevalentemente sulle opere degli artisti che aderirono alle correnti artistiche del futurismo, dadaismo e surrealismo.