Realizzato negli anni 1938-1940, su progetto degli architetti Giuseppe Terragni e Antonio Carminati, l’edificio si articola nel rapporto dissimmetrico tra il leggero e movimentato corpo orizzontale degli uffici appoggiato su un sottile basamento e la più massiccia torre verticale in pietra di Montrasio, con sacrario. Nato come Casa del Fascio e poi Casa del Popolo, acquistato dal Comune nel 1968, nel 1975 assume il nome di Palazzo Terragni, divenendo polo culturale di riferimento per la Città. Il recente intervento di restauro conservativo (2019-2020) ha permesso di recuperare materiali, colori e fattezze delle superfici verticali e orizzontali esterne, evidenziando così lo stratificarsi della storia e la scansione originaria della trama degli infissi di facciata. Anche l’articolato e dinamico prospetto “ad ali” sul cortile interno, andato perso nella metà del ‘900, è stato oggetto di una ricostruzione “critica”.

Realized between 1938 and 1940 by architects Giuseppe Terragni and Antonio Carminati, the building is articulated in the dissymmetrical relationship between the light and dynamic horizontal body of the offices - set on a thin base - and the massive vertical tower in Montrasio stone. The building, originally created as Casa del Fascio and then Casa del Popolo, was bought by the Municipality of Lissone in 1968. In 1975 it was renamed Palazzo Terragni and became an important cultural centre for the city. The recent conservative restoration (2019-2020) has made it possible to recover materials, colours and features of the vertical and horizontal external surfaces, thus highlighting the stratification of history and the original scanning of the facade frames. The articulated and dynamic " wings " prospect on the inner courtyard, which was lost in the middle of the 20th century, has also been the subject of a "critical" reconstruction.